Lo Sconsiglio Comunale
Galatina, 25-06-2010 - E stato ancora una volta uno Sconsiglio Comunale più che un’assise degli eletti dal popolo riuniti a legiferare a Palazzo Orsini.
Ho stima dell’uomo Coluccia. Vederlo stretto nella morsa politica in cui si sta gradatamente cacciando ed in cui si sta facendo comprimere da certi noti personaggi mi provoca sconcerto.
Sta, diventando, quasi senza accorgersene, come una rotella in un ingranaggio perverso che, nel mentre lo avvolge attenuandone gradatamente visibilità e funzionalità, nello stesso tempo lo emargina stritolandolo sempre di più.
Spero fortemente, per il bene della città, che egli riesca ad uscirne fuori quanto prima e quanto prima riesca ad allontanare dalla sua sfera di influenza questi personaggi che di danni alla città ne hanno già fatti ed anche molti.
Anche perché se facesse ciò darebbe sicuramente anche una maggiore consistenza alle sue filippiche quando cerca di dimostrare, a chi lo accusa di nepotismo, di aver fatto scelte solo per competenze.
Ci sarebbe tanto da ridire su queste presunte competenze e tanto da dimostrare sia sul nepotismo da focolare domestico che su quello ecclesiale o meglio dire da porporato. Nulla, comunque, che non sia stato già detto e dimostrato da tanti e, d’altra parte, basta guardarsi intorno e se non si vuol essere proprio ciechi la cosa è lapalissiana.
Torniamo, però, per un attimo al Consiglio Comunale.
Ben tre interruzioni …e l’ultima con una annessa scenografia da tarantella da parte della Vice Presidente del Consiglio allorquando si è impossessata di scettro e microfono, senza che nessuno avesse dichiarato forfait o indisponibilità a proseguire, e come novella Giovanna D’Arco, la pulzella di Orleans, pretendeva di dirigere i lavori di un Consiglio Comunale ridotto ad otto consiglieri perché gli altri, Presidente compreso, erano a chiedere un parere legale.
Inevitabili e giustificate le rampogne successive del Presidente Marra e del capogruppo del PSI Marocco.
In ogni caso ed ancora una volta il gossip è riuscita ad ottenerlo.
Tutte queste sospensioni dei lavori ci spingono però a fare una considerazione. Un tempo prima del Consiglio Comunale si teneva la conferenza dei capogruppo per attuare un esame preliminare dell’o.d.g del Consiglio e per eventuali modifiche da apportare allo stesso.
Lo si fa ancora? A giudicare dai risultati in aula direi di no ed allora perché non riprendere questa buona vecchia abitudine invece di perpetrare continue interruzioni dei lavori del Consiglio per concertare ed approvare modifiche alle originarie disposizioni degli argomenti all’o.d.g.?
La cosa più sconcertante è rimasta comunque la sospensione chiesta dal Presidente Marra per una verifica di validità circa un voto su un candidato per il Collegio dei Revisori che stava creando scompiglio e disappunto nella maggioranza.
Nella scheda, infatti, era stato votato un tal Bonifacio (Carneade chi era costui) sia come presidente del Collegio che come Ragioniere Commercialista, e ciò anche dopo che era stato ampiamente spiegato come si dovesse votare e cosa si dovesse votare : un commercialista ed un ragioniere commercialista.
Ciò anche dopo  un lungo dibattito per stabilire se fosse ancora corretto tenere in considerazione la distinzione tra ragioniere commercialista e dott. commercialista ed aver anche stabilito che, a parità di voti, non fosse eletto il più anziano ma il più giovane (proposta avanzata dal consigliere dal consigliere socialista Marocco che ha lasciato molto perplessi (?) ma che è stata approvata dalla maggioranza).
Tutto inutile in quanto come già detto la maggioranza è stata ancora una volta spiazzata da un voto <cervellotico> che è stato dichiarato poi nullo.
Al presidente del Consiglio, in preda al panico, non è stato sufficiente il parere dei dirigenti comunali che per l’occasione sono stati degradati ad elargitori di <semplici pareri personali> avallato anche in questa definizione da una successiva dichiarazione pubblica da parte di uno dei funzionari.
<Ho voluto sentire - ha dichiarato il Presidente del Consiglio- il parere dell’avv. Pietro Quinto perché la responsabilità in caso di errore ricade tutta su di me>.
In altri termini, per il Presidente Marra i nostri funzionari sono pagati per elargire <pareri personali> mentre l’avv. Pietro Quinto rilascia sentenze.
Permettetemi di dissentire in quanto sono convinto che i nostri dirigenti abbiano le dovute competenze ma se qualcuno nutrisse dubbi in merito allora agisca di conseguenza.
Dopo Lecce abbiamo i dirigenti comunali tra i più pagati dell’intera Provincia perché abbiamo sicuramente ritenuto che essi abbiano competenze altamente professionali e allora utilizziamo pienamente questo patrimonio e non certo per farci elargire semplici <pareri personali>.
Infine due parole sul Villaggio Azzurro: mi ha lasciato perplesso la sufficienza e l’approssimazione con cui l’argomento è stato introdotto ed illustrato.
Ma qui il discorso è lungo e mi riprometto di riprenderlo in un secondo momento partendo da lontano quando cioè gli interessi sulla struttura non erano appetibili come lo sono diventati per molti ai giorni nostri.

Pietro Zurico