Gentile
Direttore,
l’articolo
di Jacomella sul Corriere del 3 agosto
http://www.corriere.it/cronache/10_agosto_03/voti-maturita-record-lodi-scuole-sud_4d5aeb76-9ecb-11df-ad0c-00144f02aabe.shtml
produce
una naturale indignazione per un fatto di costume e perciò ha una
funzione sociale che va capita.
Tuttavia
esso provoca un senso di torto ingiustamente subito in chi ottiene
realmente risultati di qualità.
Voglio
prendere ad esempio il concorso “Olimpiadi
della Scienza”,
premio per le scuole medie superiori che ho fatto nascere, ora alla
quinta edizione.
Le
ultime tre edizioni sono state condotte in collaborazione col
MIUR. Ultimi risultati (bando, grafici, nomi ) ai link: quarta
edizione: http://incaweb.org/green/pgsIVed/index.htm
e
quinta edizione:
http://incaweb.org/green/pgsVed/index.htm
Ebbene,
i concorrenti di questi premi, valutati da una commissione costituita
da colleghi delle università del Nord e con un sistema a buste
chiuse, ha visto costantemente la prevalenza di ragazzi e insegnanti
del Sud. Questo sarà un piccolo esempio, ma non è isolato perché
la maggioranza di competizioni e concorsi scientifici per i giovani
vedono la prevalenza dei nostri ragazzi meridionali.
Perché?
Certamente la spontaneità, il gusto della competizione, il desiderio
di emergere - insieme alla bravura - giocano il loro ruolo. Ma allora
dobbiamo chiederci: che succede poi di questi ragazzi, portatori di
qualità ed entusiasmo? Spesso sono costretti a frequentare le
università del nord, perché non trovano un ambiente favorevole nei
loro paesi di origine. Io quindi mi preoccuperei soprattutto di
questo flusso di cervelli che nuoce al sistema paese e che
impoverisce ed umilia la qualità dei nostri studenti e dei nostri
insegnati meritevoli.
Mi
rendo conto che modificare questa tendenza è molto più difficile
che cambiare il (mal)costume di dare voti alti; ma non perdiamo di
vista l’obiettivo fondamentale che deve essere quello di ottenere
dei risultati di crescita economica ed intellettuale per tutti;
questo non si raggiunge se non si dà fiducia, incoraggiamento e
giusto riconoscimento ai nostri prodotti e giovani speranze di
qualità.
Distinti
saluti,
Piero
Tundo
Past-Presidente
Consorzio Interuniversitario Chimica per l’Ambiente
07/08/2010