-------- Messaggio originale --------
Data: Sun, 24 Oct 2010 15:56:54 +0200 (CEST)
Mittente: @libero.it <@libero.it>
Rispondi-a: @libero.it <@libero.it>
A: <dinovalente@galatina.it>
CC: @libero.it


Caro Dino,
finalmente il rebus, che inizialmente sembrava insolubile, E'da qualche mese risolto.  Perchè mai i tassi di mortalità  per infarti e ictus di Toscana e Umbria sono costantemente inferiori a tutto il resto d'Italia?
Gli epidemiologi si sono rotti la testa sulla soluzione del rebus. Finché hanno capito che il segreto è il PANE: quello toscano e umbro non è salato, mentre quello delle altre regioni si. Già ....Anche il sale in dosi eccessive fa male, contribuendo allo sviluppo dell'ipertensione, con gravi conseguenze per la salute.
1) Il sale è responsabile di ictus al cervello, la causa è molto spesso l'ipertensione arteriosa e l'elevata assunzione di sale ne è sovente la responsabile.
2) L'ipertensione arteriosa è uno dei maggiori fattori di infarti.
3) Il consumo eccessivo del sale stimola la crescita di un batterio nello stomaco che provoca anche ulcere gastriche ed il cancro dello stomaco.
4) Un elevato consumo di sale aumenta il rischio di perdita di calcio nelle urine che favorisce la formazione di calcoli renali.
5) Nonché aumenta la perdita di calcio nelle urine sottraendolo all'osso, quindi favorendo il pericolo di osteoporosi con il rischio di fratture e invalidità.
Secondo le Linee guida INRAN (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione) il limite massimo di sale al giorno è di 2,4 grammi, mentre il sale consumato parla di g 11 per gli uomini e di g 8 per le donne.
Come puoi ben vedere siamo ben oltre le dosi consigliate ed è per questo che il nostro MInistero delle Salute( su consiglio dell'Organizzazzione Mondiale della Sanità ) e la Federazione Italiana dei panificatori che prevede la riduzione di almeno del 15% della quantità  di SALE contenuta nel Pane, gli italiani potranno portare in tavola un pane meno salato e più salutare.
Ridurre quindi la quantità  di sale consumato non può che essere una scelta saggia.
Ma dov'è nascosto il sale che consumiamo? I dati (del mensile Focus) parlano, quota maggiore, del 54% che viene aggiunta durante i processi di conservazione e produzione industriali(dado da brodo,ketchup,sughi pronti,cibi in scatola, insaccati,formaggi,patatine in sacchetto,sneck salati, ecc.); il 36% viene aggiunto durante le preparazioni domestiche o addirittura in tavola; infine il 10% dell'assunzione quotidiana è dovuto al sale naturalmente presente negli alimenti. Se i livelli di sale nei cibi vengono ridotti gradualmente,di circa il 5-10 % l'anno,penso,che nessuno si accorgerebbe della differenza di sapore.Ed è per questo che io, autonomamente e gradualmente, ho ridotto del 10% il sale contenuto nel pane che produco tutti i giorni. E' ormai da Marzo 2010 che riduco il sale nel pane senza che nessuno se ne accorga.
Se un giorno i tassi di mortalità  da infarti(25.500 circa) e ictus (altri 43.000) si ridurranno ...potremmo dire che anche noi abbiamo contribuito a tale successo.
Vogliamoci bene e.... non gettiamo la spugna!
Santino Beccarisi