-------- Messaggio originale --------
Caro Dino,
finalmente il rebus, che inizialmente sembrava insolubile, E'da qualche
mese risolto. Perchè mai i tassi di mortalità per infarti e
ictus di Toscana e Umbria sono costantemente inferiori a tutto il resto
d'Italia?
Gli epidemiologi si sono rotti la testa sulla soluzione del rebus.
Finché hanno capito che il segreto è il PANE: quello toscano e umbro
non è salato, mentre quello delle altre regioni si. Già ....Anche il
sale in dosi eccessive fa male, contribuendo allo sviluppo
dell'ipertensione, con gravi conseguenze per la salute.
1) Il sale è responsabile di ictus al cervello, la causa è molto spesso
l'ipertensione arteriosa e l'elevata assunzione di sale ne è sovente la
responsabile.
2) L'ipertensione arteriosa è uno dei maggiori fattori di infarti.
3) Il consumo eccessivo del sale stimola la crescita di un batterio
nello stomaco che provoca anche ulcere gastriche ed il cancro dello
stomaco.
4) Un elevato consumo di sale aumenta il rischio di perdita di calcio
nelle urine che favorisce la formazione di calcoli renali.
5) Nonché aumenta la perdita di calcio nelle urine sottraendolo
all'osso, quindi favorendo il pericolo di osteoporosi con il rischio di
fratture e invalidità.
Secondo le Linee guida INRAN (Istituto nazionale di ricerca per gli
alimenti e la nutrizione) il limite massimo di sale al giorno è di 2,4
grammi, mentre il sale consumato parla di g 11 per gli uomini e di g 8
per le donne.
Come puoi ben vedere siamo ben oltre le dosi consigliate ed è per
questo che il nostro MInistero delle Salute( su consiglio
dell'Organizzazzione Mondiale della Sanità ) e la Federazione Italiana
dei panificatori che prevede la riduzione di almeno del 15% della
quantità di SALE contenuta nel Pane, gli italiani potranno
portare in tavola un pane meno salato e più salutare.
Ridurre quindi la quantità di sale consumato non può che essere
una scelta saggia.
Ma dov'è nascosto il sale che consumiamo? I dati (del mensile Focus)
parlano, quota maggiore, del 54% che viene aggiunta durante i processi
di conservazione e produzione industriali(dado da brodo,ketchup,sughi
pronti,cibi in scatola, insaccati,formaggi,patatine in sacchetto,sneck
salati, ecc.); il 36% viene aggiunto durante le preparazioni domestiche
o addirittura in tavola; infine il 10% dell'assunzione quotidiana è
dovuto al sale naturalmente presente negli alimenti. Se i livelli di
sale nei cibi vengono ridotti gradualmente,di circa il 5-10 %
l'anno,penso,che nessuno si accorgerebbe della differenza di sapore.Ed
è per questo che io, autonomamente e gradualmente, ho ridotto del 10%
il sale contenuto nel pane che produco tutti i giorni. E' ormai da
Marzo 2010 che riduco il sale nel pane senza che nessuno se ne accorga.
Se un giorno i tassi di mortalità da infarti(25.500 circa) e
ictus (altri 43.000) si ridurranno ...potremmo dire che anche noi
abbiamo contribuito a tale successo.
Vogliamoci bene e.... non gettiamo la spugna!
Santino Beccarisi