Gentile Pasquino,
non sia così pessimista. La Primavera ormai alle porte, come
Ella stessa ricorda, porterà, innanzi tutto il sole sulla
nostra città e poi il resto.
Leggo fra le righe della sua lettera un certo campanilismo latente.
Ella vorrebbe che noi trentamila momentanei occupanti dell'Ombelico del
Salento esprimessimo, a tutti i livelli istituzionali, un nostro
rappresentante.
Alle Provinciali basterebbe concentrare i nostri voti su uno o
due candidati per farli risultare vincitori. Non dimentichi però
che, se pure per alcuni mesi, nel 2004 riuscimmo a mandare due
galatinesi a Palazzo dei Celestini. Uno, purtroppo per lui e per noi,
finì ingloriosamente la sua esperienza accanto al presidente
Pellegrino, l'altro oggi è Sindaco di Galatina.
Repetita juvant? Anche nel 2009 proveremo a piazzare un/una "cazzi
largo/a" a Palazzo Adorno? Per fare che cosa? E' questa la bella
domanda che Ella pone. La risposta, in questo caso, non è
complicata.
Basterebbe che cambiasse il copione di quella stanca commedia a cui
Ella, tanto sconsolatamente, accenna. Ricambio i suoi saluti e la
aspetto sempre da queste parti virtuali. (d.v.)