Gentile Pasquino,
mi dispiace dirle che questa volta è in fallo. Non dei due assessori pugili si tratta ma di due sodali.
Ella è sicuramente stata tratta in inganno dal cognome Perrone.
Il nome però in questo caso è Tommaso e non Carmine.
L'attacco al Direttore generale non ha origine "solo" nell'invettiva
pasquiniana ma ha radici più profonde ed obiettivi
trasversali chiarissimi.
Si può essere d'accordo sul fatto che lo stipendio del Sindaco
di Martignano, nella sua funzione di Diretttore Generale del Comune di
Galatina, possa apparire elevato ma non si faccia, per piacere, passare
per una battaglia di civiltà una becera lotta di potere con
banali risvolti elettoralistici.
Ho condiviso con l'assessore Sansò la battaglia per la
riscossione degli oneri dimenticati dall'Ufficio urbanistica. Non
riesco, oggi, ad appassionarmi alla sua lotta al Direttore generale
fatta fuori dalle sedi istituzionali (la Giunta) mentre in quegli
stessi luoghi si batte affinché agli assessori venga
aumentato lo stipendio.
La politica deve costare meno ai cittadini. Non si tratta, dunque, di
trasferire i denari dal compenso del Direttore a quelli dei componenti
la Giunta, se mai occorre cominciare a riflettere se sia il caso
o meno di annullare lo stipendio agli Assessori ed i premi ai Dirigenti
che, visto lo stato del nostro Comune, non sembrerebbero proprio del
tutto meritati.
Pasquino, Ella mi ha portato un terreno minato. Mi chiedo se qualcuno
di questi ordigni, prima o poi esploderà. E se ad innescare,
finalmente, la miccia della verità fosse proprio il Sindaco? In
fondo il Direttore generale è un alter ego del Primo Cittadino e
chi attacca quegli è come se attaccasse il Sindaco. O mi sbaglio? (d.v.)
La Pasquinata del 31 marzo 2009