Gentile Pasquino,
Fides et ratio (...) La fede e la ragione sono come le
due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della
verità. E' Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la
verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa
giungere anche alla piena verità su se stesso (cfr Es 33, 18; Sal
27 [26], 8-9; 63 [62], 2-3; Gv 14, 8; 1 Gv 3, 2).
L'incipit della lettera enciclica Fides et ratio che Giovanni Paolo II
scrisse ai Venerati Fratelli nell'Episcopato ed offrì al mondo
il 14 settembre 1998, riecheggia nelle Sue parole e certamente è
stata oggetto di Sue profonde riflessioni.
Ella le definisce "ineffabili" ed aggiunge un "quindi di nessuna
utilità per gli altri" che, mi consenta di non condividere.
Abbiamo, invece, tutti bisogno, chi scrive per primo, di
confrontarci con il mistero di una Fede, fondata su una
Resurrezione che appare impossibile ma che è fondamento (1Cor, 15, 14.20)
di una civiltà ed è diventata vita degli uomini e,
quindi, storia. Dialogare con chi ha intrapreso un percorso e fatto una
scelta, addirittura invertendo il suo cammino, può alimentare il
dubbio ma può anche trasformarsi in nutrimento dell'animo di cui
in questi tempi si sente estremo bisogno.
Abbiamo necessità di Amore e lo cerchiamo ovunque. Il canto del Salve Regina
che, martedì sera il Coro di San Sebastiano ha intonato con
tutti i fedeli davanti alla chiesa, dopo la via Crucis, non sarà
stato certamente all'altezza di quello eseguito dai Padri benedettini
ma le assicuro che ha saputo, ugualmente, penetrare nel cuore dei
presenti. La Messa in latino tocca anche le mie corde di vecchio
ministrante ma è il Mistero Eucaristico che, per chi crede, si
invera ogni giorno, in ogni Messa che venga celebrata in qualunque
lingua ed in qualunque parte del mondo che non finisce di stupirmi
e mi costringe sempre a confrontarmi con il Dubbio ed a scegliere
ogni giorno fra Fede e Ragione.
Grazie per i Suoi auguri che, se mi consente, ricambio e
faccio miei, mentre li estendo a tutti i nostri pazienti lettori.
Buona Pasqua a tutti.
Dino Valente
Pasquino del 9 aprile 2009