Gentile Professore e cari Amici, arrivano dunque i sesterzi per opere pubbliche anche qui a Galatina.
Non è, come qualcuno potrebbe pensare, che questa Città maltrattata dalla Provincia sia invece cara al Divino Otelma, e grazie al suo Rituale Propiziatorio Galatina abbia ottenuto minima parte di quello che spetterebbe di diritto al terzo centro per popolazione ed importanza. No, quel mago dall'abbigliamento sobrio e dall'eloquio forbito, stavolta non ha meriti: purtroppo anche il cittadino meno smaliziato, come il sottoscritto, non può fare a meno di rilevare il tempismo “elettorale” degli stanziamenti.
Si attende da tempi biblici di veder sistemare con un po’ di bitume le buche delle vie provinciali che confluiscono e partono da Galatina; per la pulizia dalle erbacce dei margini stradali; e magari per godere di segnaletica nuova ed efficiente. Ma contemplasi anche ab antiquo un cartello semaforico, divelto ed abbattuto per un incidente, all’ingresso della Città dalla vecchia via di Noha, che per vetustà ormai ricade di sicuro nelle competenze della Sovrintendenza Archeologica. Solo alcuni tra gli innumerevoli esempi dell’incuria cui la Provincia ha abituato noi di Galatina.
Ed ecco che all’improvviso, ad un mese dalle elezioni, come per magia si materializzano i fondi per opere le più varie. Tranne, ovviamente, che per quel tratturo sconnesso chiamato con ottimistica enfasi “S.P. 362 Galatina – Lecce”; che diventa, a parere di chi scrive, la prova provata che la nostra Città è isolata geograficamente e istituzionalmente, e tale deve rimanere per volontà politiche non Galatinesi, ma con il colpevole silenzioso assenso di chi dovrebbe difendere i nostri diritti nelle stanze dei bottoni.
Tanto premesso, si sappia, e noi tutti lo sappiamo per esperienza, che una cosa è annunciare uno stanziamento di fondi, tutt’altra è poter materialmente disporre di quelle somme sventolate sotto il naso dei Galatinesi creduloni.
Interroghiamoci sul perché non sia stato fatto prima quello che si annuncia si farà poi. Chiediamoci quale motivo impedisca di rendere la “via” per Lecce una strada degna di questo nome, strozzando lo sviluppo della zona industriale e delle nostre Aziende, con decremento soprattutto dell’occupazione locale. Sindacati, Istituzioni, Associazioni varie: se ci siete, battete un colpo.
“Nessun dorma”: occhi “de cuccuvascia” ben aperti e massima attenzione alla crocetta che apporremo sulla scheda il 6 e 7 giugno prossimi. Ne va del futuro di Galatina, ed anche (se ci importa) della sua dignità.
E, chiudendo con la "Ecumenica Benedizione" del Divino Maestro, “Che le stelle siano con Voi”.
Pasquino Galatino
Gentile Pasquino,
la SP 362 Galatina - Lecce (non SS 476, come detta Graziano Notaro e Gianfranco Tundo continua a scivere!) simbolo dell'isolamento di Galatina dal resto del mondo mi sembra un'ottima intuizione.