----- Original Message -----
From: Pasquino Galatino
To: dino valente
Sent: Friday, May 22, 2009 6:06 PM

A Copacabana la donna è regina, la donna è sovrana”, canta sensuale Wanda Osiris. A Lecce la imita Loredana Capone, che per le elezioni provinciali schiera un esercito di 50 candidate 50: “Venghino Siore, venghino!”. Pare che il discrimen tra i “veri democratici” e gli “altri” sia lo spazio dato al gentil sesso, prescindendo dalla preparazione e dalle attitudini, che nel caso de quo si presumono all’altezza. Importantissimo l’apporto fornito dall’autorità provinciale uscente, arbitro alquanto casalingo della partita. Correttezza politica, sempre sbandierata dal Partito di riferimento, imporrebbe anche candidati di minoranze etniche o di genere: urge che qualche volonteroso in quella lista faccia outing, per dare rappresentanza ad ogni pur minima fascia di elettorato.

Del candidato del PDL e delle tante altre liste collegate si sa ben poco: forse il fatto di essere per la gran parte dei cittadini un illustre Carneade può costituire un atout vincente. Il packaging è accattivante, come sempre per i prodotti di quella Premiata Ditta; invece sono tutte da verificare appetibilità  e genuinità del contenuto. Il consumatore acquisterà a scatola chiusa?

Del terzo contendente si riconosca la coerenza ideologica, portata fino all’estremo della rottura con la nuova Casa Madre, polemicamente diventata matrigna: purtroppo non può sottacersi una componente di desiderio di rivalsa nei confronti degli ex alleati del PDL ed in particolare del giovane ministro magliese. Gioca a favore della Senatrice una presenza costante e fattiva tra i cittadini, che suggerisce un’idea di vicinanza alla gente, ed anche l’alleanza con la componente politica ex democristiana.

In rigoroso ordine alfabetico: Capone, Gabellone, Poli Bortone: è sperabile che a pagare il conto della cena non sia il galatinese Pantalone.

Il cui nome ha rima baciata con un epiteto che qui è opportuno tacere.

Cordialmente,

Pasquino Galatino


Ed invece, Gentile Pasquino,
saranno sempre e solo i galatinesi a pagare. Probabilmente, come si dice, non pagheranno "a lino ma pagheranno a lana". Nel senso che forse non verranno derubati di denari ma a loro saranno sicuramente sottratti i voti. Temo che, in questa tornata elettorale, nessuno dei candidati galatinesi riuscirà a spuntarla. Il frazionamento e le lotte fratricide sono tali che ogni aspirante consigliere porterà a casa un pacchettino di voti che non gli consentirà di aspirare a nessuna delle posizioni che contano. Quanto alla riserva di posti per le donne, Ella, per quel che mi riguarda, sfonda una porta aperta. Ritengo da sempre che, in politica come in qualunque altro settore, non sia il sesso a contare ma la capacità di fare bene.
L'auspicabile outing andrebbe riferito, dunque, non alle tendenze sessuali ma all'obbiettiva autoanalisi delle proprie abilità politiche, manageriali, gestionali di ogni singola persona presente nelle liste elettorali. Altrimenti la ricerca di quella  rima da lei suggerita sarebbe, per i cittadini elettori, più facile del previsto.
La ringrazio per la fotocomposizione di Gianni Vergine mentre ricambio i suoi cordiali saluti. (d.v.)