----- Original Message -----
From: Pasquino Galatino
To: dino valente
Sent: Wednesday, May 27, 2009 6:16 PM

Gentilissimo Professor Valente,

anche Pasquino Galatino ha provato più volte a cimentarsi con la poesia. Il pudore ed una sana, robusta autoironia hanno poi sconsigliato di rendere pubblici i versi, se non a pochi intimi. Ho chiusa in un cassetto della scrivania una raccolta che ho intitolato “Carmina burina”. Uscirà postuma, se a qualcuno dovesse mai piacere, ma dubito fortemente che ciò accada: Calliope si è negata sdegnosamente al sottoscritto quanto è stata generosa di sè con gli amici Piero D’Errico e Nicola Mauro; per citare due nomi a noi cari.

 

Essendo tale raccolta di versi un work in progress, volta per volta si amplia di nuove aggiunte. Oso sottoporre alla Vostra attenzione l’ultima fatica. Trae ispirazione da storie recenti, ed ha titolo:

Come Sapevo Amarti, Così So Amministrarti”.

 

“Disinvolta Gestione,

  Maquillages Contabili,

  Deficit Insanabili:

  Consiglio d’Amministrazione”

 

Non vi è la trasognata dolcezza di un D’Errico; manca il pathos di un Mauro. Ma, Vi assicuro, io vi avverto l’eco struggente del fruscio di un libro contabile, sfiorato dalle mani sapienti d’un Giudice del Tribunale Fallimentare.

A Voi, amici cari, il giudizio critico. Siate generosi col vecchio, ispirato Pasquino.

Con l’affetto di sempre,

PG