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Sent: Wednesday, June 03, 2009 6:11 PM
Gentilissimo Professore,
in bocca al lupo. Non giudico se si
debba interpretare come coraggio od incoscienza la decisione dello staff medico
di Galatina Altra di riportare il moribondo di via Umberto I° in terapia intensiva: probabilmente
la Vostra
logica sarà stata quella di seguire il precetto “Primum quod ad vitam, secundum quod ad
valetudinem”. Avrete certamente vagliato i rischi che correte rendendovi
rianimatori di un degente in grave
stato cachettico, se non addirittura in coma vigile, con un accanimento
terapeutico forse più adatto ad un soggetto che almeno abbia qualche speranza di
vita….quindi niente hospice per
questo malato, ma chirurgia d’urto. Indossati guanti e mascherine, vi apprestate
ad operare in corpore
vivo.
Convinzione di molti tra Voi è che
l’eutanasia sarebbe stato male peggiore dell’intervento disperato che avete
deciso di praticare. Altri pensano il contrario, ed io tra questi, per quanto
possa valere l’opinione modesta di un ignorante di medicina di pronto
soccorso.
Mi raccomando, finchè la prognosi
rimane riservata, siano pubblicati su Galatina.it bollettini aggiornati sullo
stato di salute…non teneteci in pena! E qualcuno per cortesia riaccompagni in
Chiesa il Prete convocato in tutta fretta al capezzale per l’Estrema Unzione. Si
allontani anche quel parente troppo interessato all’eredità: non è ancora giunto
il momento del notaio, e dal futuro de
cuius si prevedono solo debiti.
Non voglio continuare con questo
umorismo macabro, e Le chiedo: Gentile Professore, avete stabilito dunque di non
“turarvi il naso”? Lei ed i Suoi sodali rientrate nella stanza dei bottoni…(pensi che terribile lapsus calami stavo per fare: scrivevo
bottini invece di bottoni! Absit iniuria verbis…).
Dicevo, sarete nella stanza dei
bottoni, sapendo che Pasquino Galatino Vi aspetta al varco: unicuique suum, Voi al governo e PG penna velenosa
in mano, a menare fendenti d’inchiostro solo su Galatina Altra. Come promesso
qualche tempo fa, infatti non si vuol graffiare la delicata epidermide di alcuni
personaggi mitologici, alquanto
refrattari alla satira, diversamente da Voi.
Auguri, Professore e Primario dello
staff. Il paziente è nelle Vostre mani.
PG
Gentile Pasquino,
ci voleva la scossa di Galatinaaltra
per farla ritornare all'amato (da Lei e da noi) latino! Ci voleva la
paura di vedere aggirarsi di nuovo per la Città quei Don
Chisciotte da strapazzo, quali siamo stati e siamo, per farle
rinverdire la vena umoristica. In realtà siamo gente da
marciapiede più che da poltrone. Preferiamo attaccare bottoni
più che cercare bottini. Abbiamo semplicemente chiesto rispetto
per quei pochi elettori che manifestarono fiducia verso le venti
persone presenti nella nostra lista.
Non siamo perfetti ma neanche stupidi
del tutto. Chi ci aveva immaginato distesi ai piedi del Sindaco
è andato deluso. Chi si stava già spartendo i nostri
vestiti dovrà fare i conti con il fatto che non li abbiamo mai
avuti. Siamo stati e saremo sempre nudi, pronti a mostrare le nostre
"vergogne" di cui, in realtà, non ci vergogniamo affatto.
Riportare l'armonia sembra impresa
impossibile. Sicuramente non proverà a farlo il sottoscritto
che è rimasto e rimarrà nel gruppo, a meno di
cataclismi politici, fino alla fine, si spera, naturale
dell'Amministrazione Antonica ma non assumerà incarichi di
qualsiasivoglia natura.
Non Primario, dunque, egregio Pasquino ma umile infermiere. Come sempre! (d.v.)