----- Original Message -----
From: v.tundo@alice.it
To: galatina.it
Sent: Wednesday, June 24, 2009 4:16 PM

Egr. Direttore,
da tempo la seguo sul suo portale e ho avuto modo di scriverLe in passato per segnalare le problematiche in cui versa la struttura  del 1° Circolo, ma questa è un'altra storia che è in attesa di essere risolta.
Leggo con interesse le lettere che Le inviano, molte delle quali evidenziano ed approfondiscono problematiche della nostra cittadina in modo serio e concreto, seguo con altrettanto interesse le "incursioni" di Galatino Pasquino  del quale a volte non condivido quello che mi appare (ma forse mi sbaglio) un accanimento quasi da "fatto personale" verso il Sindaco (criticato non in quanto Istituzione ma in quanto Sandra Antonica)  ma che molto spesso mi affascina con quel modo intelligente ed ironico di "incorniciare" alcuni spaccati della vita politica cittadina con un senso di satira pungente che le convinzioni correnti vorrebbero propria di una "cultura d'élite " di sinistra alla quale, è mia sensazione, PG non appartenga. 
Mi scopro talvolta a rileggere le vecchie "pasquinate" ed alcune volte avrei voluto poter interagire con PG perchè mi sarebbe piaciuto conoscere il suo pensiero su alcuni argomenti o approfondire alcune sue opinioni, quindi Le avanzo una proposta, qualora lo ritenesse possibile e ovviamente ricevendo la disponibilità di PG, perchè non trasformare "Il muro di Pasquino" in una vera rubrica dove poter inviare delle lettere alle quali, se ritenute di interesse generale, magari dare delle risposte ? a margine poi sarebbe ben gradito, ovviamente, anche il parere del Direttore (il Suo).
Se ciò fosse già in essere, per esempio, mi piacerebbe chiedere a PG ed a Lei come spieghereste ad un comune cittadino galatinese che vive la politica lontano dai palazzi ciò che gli accade attorno e che ora, malgrado non sia proprio stupido, veramente non comprende quale sia il senso degli eventi. Questo cittadino vede un Sindaco che magari ha votato, il 59% degli elettori votanti l'ha fatto quindi è molto probabile, prigioniero di una maggioranza "schizofrenica"  ed autolesionista (PG direbbe alla Tafazzi) che a metà del mandato è pronta a far sciogliere il Consiglio Comunale per motivi ai più incomprensibili e una minoranza quasi imbarazzata da tale comportamento che probabilmente si sente derubata del proprio ruolo di opposizione e che talvolta sembra andare in soccorso del Sindaco quasi a pareggiare i conti. Certo a chi non ha memoria corta, tutto questo sembrerà un déjà vu, su altri scenari (quelli romani) e con un altro attore principale (tal Romano) con una trama che sembra però scritta dallo stesso sceneggiatore. Quindi il finale è già definito ? vedremo, forse quando questa e-mail giungerà a destinazione sarà già superata dagli eventi.
Le così dette "lotte di potere" interne a partiti e coalizioni atte a stabilire ruoli e "peso specifico" di individui o gruppi di individui non  sono cosa nuova,  ricordiamo nel nostro piccolo le fibrillazioni anche nella precedente amministrazione che portarono alla defenestrazione in blocco degli assessori del principale partito di maggioranza di allora (FI) e chi ha qualche anno in più ricorderà i vecchi congressi dei grandi partiti della I° Repubblica, le "battaglie" erano anche cruenti ma tutti erano ben attenti a non minare le fondamenta della "casa comune". Oggi, con la personificazione esasperata della politica, quasi tutti sembrano abitare in un "residence"  non riconoscendo il valore della "casa di proprietà" quindi pronti, al primo dissapore con gli altri coinquilini, a trasferirsi nel residence più in là magari riverniciato di fresco con colori alla moda.
Eppure la stragrande maggioranza degli italiani risulta essere proprietaria della casa in cui vive quindi propensi a radicarsi stabilmente in un luogo, chissà per quale strano "virus"la politica non riconosce e fa sua tale filosofia di vita.
Cordialmente
 
Vito Tundo


Gentile Vito,
lo spirito del muro di Pasquino non prevede un solo interlocutore bensì  "Uno, nessuno e trentamila".
Ben vengano, quindi, le lettere come la Sua. Non Le posso però assicurare (non conoscendolo) che lo "stimatissimo" Pasquino
Le risponderà. Potrebbe anche accadere, e sono certo che prima o poi accadrà, che, ad interloquire con Lei, sia una persona diversa da quella i cui scritti Ella,
insieme a tanti  di noi, apprezza.
Non vincolamioci, dunque,  ma continuiamo ad usare quel muro in estrema libertà.
Mi consenta di ricambiarei suoi cordiali saluti. (d.v.)