Gentilissimo Professore,
siamo al culmine della stagione estiva. La maggior parte di noi, incluso chi scrive, ha bisogno di rilassare corpo e mente, dopo un anno di lavoro. È giusto e umano.
Ma Pasquino Galatino non sarebbe il Bastian contrario che abbiamo imparato a conoscere, se non provasse a percorrere, anche a Ferragosto, strade poco frequentate; se non trovasse inusuali ed anche spiacevoli motivi di riflessione.
Perciò il nostro si sobbarca volentieri un compito che, per dovere istituzionale, spetterebbe ad altri presi al momento da incombenze importanti, il cui nome suona “giunta tecnica”, “a tempo”, “a cinque”. Incombenze importanti, certamente; serie, forse.
Il gradito compito è ricordare gli ultimi: gli anziani soli, i disoccupati, i cassintegrati, e tutta quella umanità secondaria che rimuoviamo mentalmente per non contaminare con una malinconia inopportuna la nostra splendida movida salentina. Merce politica che una volta era appannaggio di certa sinistra ideologica, e che ora non interessa nessuno, tranne la destra cosiddetta sociale. A tutti gli ultimi il mio abbraccio e la mia solidarietà.
Buon Ferragosto a quelli che sono a Sharm o Malindi, ed a quelli che ci terranno compagnia qui in Galatina by night.
Hic manebimus optime.
Devotamente Vostro
Pasquino Galatino