----- Original Message -----
From: Pasquino Galatino
To: dino valente
Sent: Tuesday, September 22, 2009 4:03 PM

S’è riaperta la stagione venatoria. Tra boschi e paludi odi sonar bracchetti, e cacciatori aizzare: appena lubrificati, splendono Franchi e Beretta automatici.

Lontana dal fragore della caccia, dall’alto della Chiesa Madre la nostra amata civetta liscia le penne e lucida corona e chiavi; per ora nessuno può infastidirla. Risuona il suo simpatico verso tra San Sebastiano, la Piazza e via Soleto: “Tuttu miu, tuttu miu!”.

Uccellacci e uccellini si sono rifugiati al nido, per il momento, spaventati dalla doppietta armata dalla Prefettura. Li vedremo svolazzare garruli a primavera, ma correttamente a nessuno venga in mente di assimilarli agli avvoltoi…non vediamo più in giro carogne da spolpare.

Sola in lontananza, lì a sinistra, osserva la scena e si prepara al gran ritorno una rara avis: non è la mitica fenice che risorgeva dalle sue ceneri, sebbene qualcuno potrebbe pensarlo.

Semmai si indovina la sagoma di un aerodinamico rapace, il nostrano uccello padulo. Dal cui ficcante, basso volo, è noto, conviene cautelarsi.

Pasquino Galatino


Gentile Pasquino,
a sinistra come a destra ed al centro mi sembra di intravvedere stormi di uccelli paduli pronti a partire all'assalto di quei galatinesi che  si presenteranno nudi (di informazioni) alla meta elettorale.(d.v.)