Oro contro il
cancro
Distruggere le celle tumorali
mediante nanosfere del metallo prezioso. E’ una delle possibili applicazioni
della fotonica, un settore il cui mercato mondiale è di circa 200 miliardi di
euro. Se ne parla, oggi e domani, in un convegno a Firenze dove viene presentato
anche il progetto su cui studia il Cnr
Particelle nanometriche d’oro riscaldate
per aggredire i tumori senza danneggiare i tessuti sani. E’ una fra le tante
nuove applicazioni della fotonica, tecnologia che abbraccia la generazione, la
manipolazione, la trasmissione, la rivelazione e l’utilizzazione della luce,
cioè dei fotoni.
I ricercatori europei che lavorano nel
campo della fotonica si incontrano a Firenze oggi e domani per promuovere nuovi
progetti finanziati dalla Commissione Europea nell’ambito della tematica
Tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (Ict) e per favorire lo
scambio di informazioni, in particolare sulla nanofotonica, cioè quell’area di
scienza e tecnologia che coniuga la fotonica con le
nanotecnologie.
La fotonica rappresenta una tecnologia
applicabile a importanti settori: per esempio, quello delle comunicazioni dove
le reti internet ad elevata velocità sono fondamentalmente basate sulle
comunicazioni su fibra ottica. Nel settore manifatturiero l’uso di fasci laser
focalizzati consente una serie di lavorazioni con elevata precisione e velocità.
Le applicazioni riguardano poi il settore delle scienze della vita e della
salute, dove la terapia laser e la diagnostica ottica rivestono un’importanza
sempre crescente, e il settore dell’aerospazio, della difesa e della sicurezza,
dove sensori ottici molto precisi e raffinati stanno consentendo misure
precedentemente non realizzabili. Infine, il settore della illuminazione, della
segnaletica e del risparmio energetico, dove emettitori del tipo LED e OLED e
celle solari stanno prepotentemente entrando nel mercato. Si possono infine
citare i visualizzatori a schermo piatto (a cristalli liquidi e a plasma) e i
lettori di CD e DVD, ormai comuni in abitazioni o
edifici.
“Per capire
l’importanza della fotonica”, prosegue Righini, “basti pensare che il mercato
mondiale di questo settore è oltre 200 Miliardi di euro, superiore anche a
quello della microelettronica, (con un tasso di sviluppo annuo del 7.5% contro
il 6.5% della microelettronica). Punte particolari di sviluppo riguardano
l’utilizzo dell’energia solare, la fotonica applicata alle tecnologie
produttive, i componenti e sistemi ottici e le comunicazioni su fibra ottica”.
A livello europeo è stata istituita una
‘piattaforma tecnologica’ (Photonics21) per sostenere la ricerca e lo sviluppo
industriale in questo settore. In Italia, a sostegno dell’innovazione e la
competitività in questo comparto (che ha un mercato nazionale dell’ordine di 9
Miliardi di Euro), il Cnr, insieme all’Enea, a Università e Politecnici, e ad
Aziende, sta promuovendo la costituzione di una piattaforma nazionale PHORIT
(Photonics Research in Italy), per la quale si chiede il sostegno del Ministero
dell’Istruzione, Università e Ricerca e del Ministero dello Sviluppo
Economico.
Il convegno dal titolo ’Nanophotonics‘,
coordinato dal Dr. Gustav Kalbe della Commissione Europea, è organizzato con il
supporto del Dipartimento Materiali e Dispositivi del Cnr, diretto da Giancarlo
Righini. Tra i ricercatori europei che partecipano all’evento ve ne sono diversi
che lavorano negli Istituti fiorentini: l’Istituto di Fisica Applicata Nello
Carrara, l’Istituto Nazionale di Ottica Applicata e l’Istituto Sistemi
Complessi, tutti e tre del Dipartimento Materiali e Dispositivi del Cnr; il
Dipartimento di Fisica dell’Università di Firenze, ed il LENS (Laboratorio
Europeo di Spettroscopie Nonlineari).
Roma, 12 febbraio
2009