Mi stanco solo a
guardarti
Osservare le azioni degli altri
eccita le aree corticali deputate al movimento.
E’ la conclusione di una scoperta
dei ricercatori dell’Università la Bicocca e del
Cnr, pubblicata su
Plos-One
Ricercatori del Laboratorio di
elettrofisiologia cognitiva dell’Università di Milano-Bicocca coordinati da
“Dopo 350
millisecondi dalla presentazione dell’immagine”, spiega la responsabile dello
studio, “si notava un’intensa attività dei neuroni specchio inferoparietali,
motori e premotori che normalmente codificano l’azione (in dettaglio
V5/MT destro, extra-striate body area sinistra, solco
temporale superiore sinistro, corteccia premotoria e motoria sinistra, corteccia
cingolata e frontale inferiore) in
misura molto maggiore alle immagini dinamiche rispetto a quelle statiche,
soprattutto nel cervello maschile. Nel cervello femminile è emerso, invece, un
interesse generalizzato verso tutte le figure umane e un minore effetto di
differenza tra immagini denotanti sforzo muscolare intenso piuttosto che
debole”.
Questa
diversità riscontrata tra i sessi potrebbe essere di origine parzialmente
biologica, considerato che l’individuo maschile è dotato di un apparato
muscolare mediamente più potente e potrebbe rispecchiarsi maggiormente nello
sforzo muscolare altrui. Parallelamente, potrebbe riflettere una preferenza
culturale di giovani maschi adulti per azioni ad alto dinamismo che si svolgono
in un contesto sportivo.
Questi
nuovi dati aiutano a comprendere i meccanismi imitativi per cui ci si prepara
dal punto di vista sia fisiologico sia
corticale a
compiere un’azione semplicemente guardando i nostri simili. “E il caso”, sottolinea Mado Proverbio,
“dei calciatori che si preparano a segnare un rigore mentre osservano i compagni
già in azione, o di chi si prepara ad attraversare un ponte pericolante e guarda
le strategie motorie dei compagni che lo precedono.” Infatti, è nota da tempo
l’utilità nell’esaminare immagini che ritraggono il gesto sportivo, o la
semplice immaginazione del gesto per la preparazione
atletica.
La
possibilità di attivare la corteccia motoria e premotoria, che governano il
nostro stesso movimento, semplicemente mostrando visivamente azioni umane spiega
anche perché è così interessante per noi vedere gli altri che si muovono (per
esempio una partita di calcio o una gara di ballo in televisione).
Studi
fisiologici precedenti avevano mostrato che l’osservazione di atleti impegnati
in attività muscolare di crescente intensità (per es. sollevamento pesi o tapis
roulant) da parte di persone immobili generava in loro un aumento della
frequenza respiratoria e del battito cardiaco, come se rispecchiassero nel loro
corpo lo sforzo muscolare degli atleti, ma finora nulla era noto sulla
concomitante attività cerebrale.