CHU: LA RICERCA INTERNAZIONALE
RISOLVERA’ IL PROBLEMA ENERGETICO

Il Segretario del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti e Premio Nobel in visita al CNR. “Gli Usa si sono assunti un profondo impegno, ma le sfide del cambiamento climatico e dell’energia pulita vanno affrontate in collaborazione tra i vari Paesi”. Il nucleare, secondo Steven Chu, può essere una fonte pulita e la questione delle scorie è “risolvibile”. Il presidente Luciano Maiani, ha illustrato le attività di ricerca svolte dal CNR sulle fonti di energia sostenibili, auspicando “nuove e più strette collaborazioni tra Italia e USA”

 

 

Steven Chu, Segretario del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti e Premio Nobel per la Fisica, in Italia e oggi a Roma per una serie di incontri istituzionali in vista dell’apertura del G8 dell’Energia di domani, si è recato questo pomeriggio in visita al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), per un incontro con il Presidente dell'Ente, Luciano Maiani, e con un gruppo di ricercatori e dirigenti. Presso la sede del CNR, Chu ha tenuto una relazione per condividere con i colleghi gli impegnativi sforzi dell’amministrazione statunitense, dei quali egli è uno dei principali protagonisti, nella ricerca di nuove fonti energetiche e nella lotta all'inquinamento, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini del mondo.

Tra i temi toccati dal prof. Chu, la riduzione dei costi di produzione dell'energia solare, il potenziamento delle energie rinnovabili, la cattura e lo stoccaggio dell'anidride carbonica, l’applicazione di sistemi costruttivi innovativi volti a una maggiore efficienza energetica e a un minore consumo, la costruzione di nuove e più efficienti batterie. Tra i molti dati esposti, quelli sul virtuoso rapporto tra investimenti in efficienza energetica e riduzione di emissioni di CO2. Riguardo la questione delle scorie nucleari, il prof. Chu ha affermato che si tratta di un “problema risolvibile”, aggiungendo che l’energia nucleare può essere una fonte pulita per soddisfare una parte del fabbisogno energetico di base.

“La scienza può e deve contribuire a risolvere le questioni economiche globali e le sfide energetiche e climatiche”, ha affermato il segretario del Dipartimento dell'Energia statunitense. “La nuova amministrazione statunitense ha scelto, in questo senso, di assumersi un profondo impegno per cercare di trovare risposte ai temi caldi del cambiamento climatico e della ricerca di una energia pulita per il futuro. Le sfide che gli scienziati hanno di fronte possono essere affrontate solo mediante la collaborazione tra Paesi. Gli Usa – ha concluso Steven Chu - stanno facendo la loro parte grazie alla decisione del Governo di Barack Obama di raddoppiare gli investimenti per la ricerca, e implementare la cooperazione tra nazioni per ottenere nuove tecnologie energetiche”.

Nell'occasione, il presidente Maiani ha illustrato le attività di ricerca svolte dall’Ente, esprimendo l'auspicio “che questa visita nel maggiore Ente di ricerca italiano apra la strada a nuove e ancor più strette forme di collaborazione tra Italia e Stati Uniti. Anche il CNR sta investendo notevoli risorse nella ricerca di fonti di energia sostenibili, estendendola grazie alla spiccata multidisciplinarietà su numerosi fronti di attività”.

Durante un colloquio, il presidente del CNR ha illustrato al prof. Chu tali attività, riscuotendo da parte del segretario del Dipartimento dell'Energia statunitense un notevole interesse. “Tra i campi su cui i ricercatori CNR stanno indagando – ha proseguito il prof. Maiani - il fotovoltaico di seconda e terza generazione, i metodi di combustione a basso impatto inquinante, la geotermia, i generatori intelligenti di luce, i nuovi materiali fotonici, le nuove celle a idrogeno e i sistemi per il sequestro e il reimpiego del carbone residuo ottenuto da consumi agricoli”.

Roma, 23 maggio 2009